SANTO STEFANO

La Confraternita di Nostra Signora della Misericordia di Santo Stefano al mare ha una storia che è strettamente legata al sorgere delle molte confraternite sviluppate in Liguria nel corso del medioevo.

La comunità di Santo Stefano al mare lega la fondazione all'arrivo di un gruppo di profughi genovesi che, poco prima del Mille, giunsero in queste terre portando al loro seguito il Crocifisso (detto del “Santo Cristo”) venerato nella Cripta dell'Oratorio locale.
Questa comunità sviluppata nell'antico possesso di Villaregia, donato ai Monaci benedettini del Monastero di Santo Stefano di Genova, nel corso degli anni si divise in diverse realtà locali tra le quali Planus Fucis e Ripa Tabiae, le odierne Santo Stefano al mare e Riva Ligure.
Sembra che la fondazione della Confraternita di Santo Stefano risalga al '400, ma notizie più certe si hanno a partire dalla costruzione dell'Oratorio verso la fine del Seicento. Proprio nel 1691 venne collocato nella Cripta sotterranea il Santo Cristo, proveniente da una più antica e scomparsa cappella.

Intorno a questo edificio si sviluppa la storia delle nostre confraternite maschile e, in seguito, anche femminile.

La venerazione per la Santa Immagine è stato un tratto distintivo dell'intera comunità civile e religiosa per molti anni, al punto che si sentì l'esigenza di solennizzare la festa del Santo Cristo che, ancora attualmente, si celebra la V domenica di Quaresima.

L'Oratorio del Santo Cristo viene iniziato nel 1682, ad opera sembra di alcuni costruttori locali, i fratelli Carlo e Bartolomeo Rambaldi unitamente – si suppone – al capomastro Girolamo Arlotti, e viene completato in pochi anni. Come detto nel 1691 viene collocata all'interno dell'edificio l'effige del Santo Cristo ed anche la Pietà di Ludovico Brea che si può aggi ammirare sopra l'altare maggiore.
Altra opera di pregio dell'Oratorio è il gruppo marmoreo dell'Annunciazione, realizzato nel 1683 ad opera di un “ignoto quanto bravo scultore che dimostra di conoscere bene il barocco genovese del tempo” (Fulvio Cervini, Santo Stefano al mare, Arma di Taggia, 2009).
Al Settecento risalgono invece i quadroni raffiguranti alcuni Misteri del Rosario opera della bottega di Maurizio Carrega.
L'Oratorio è stato completamente restaurato negli anni 80/90 dello scorso secolo grazie alla volontà dell'attuale Parroco mons. Umberto Toffani (attuale Vicario Generale della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo) ed al contributo di tutta la popolazione.
Ma Santo Stefano al mare custodisce altre interessanti opere, fra le quali la Parrocchiale dedicata al primo martire Santo Stefano e la Torre ora sede del Comune.
Questo incontro sia un'occasione per conoscerci meglio e per costruire legami profondi di fraternità umana e cristiana.