Tra le opere pittoriche vi è la
pala del pittore Bartolomeo Guidobono raffigurante la Visita di
Maria ad Elisabetta nel transetto
della cappella
laterale destra; a sinistra dell'ingresso il dipinto Visione di San Giacinto
di Domenico Fiasella, regalato nel 1846 dalla famiglia nobile
genovese Carrega; a destra dell'ingresso la Decollazione del Battista di
Giulio Cesare Procaccini e sopra l'altare
maggiore la Madonna col Bambino attribuito al
pittore Nicolò da Voltri.
Un cronista del
Seicento ha scritto che gli occhi della Madonna della Costa «ispirano una
dolcezza così tenera che non si può spiegare se non chiamandola di Paradiso». E
ha riferito una leggenda secondo la quale «molti e moltissimi pittori, venuti
anche da parti lontanissime per copiarla hanno affermato che i pennelli con cui
è stata tratteggiata l'immagine prodigiosa sono stati impastati più di santità
e devozione che di colori. Quindi presi da un devoto spavento la copiarono
sempre da inginocchiati».
Tale era la fama della Madonna
miracolosa anticamente, secondo lo stesso cronista la chiesa era «ripiena di
migliaia e migliaia di tavolette appese da non contarle facilmente in settimane
intere», poi distrutte quando «alcuni semplici le diedero per crassa
inavvertenza alle fiamme». Gli affreschi che decorano la volta del presbitereo
sono di Giacomo Antonio Boni (1688-1766) e raffigurano l'Assunta.
Ancor oggi numerosi ex-voto di
riconoscenza, per essersi salvati da tragici eventi o malattie, attestano l'immutata
fede nella Madonna dei Sanremesi.
La Confraternita:
Intorno al 1500 si fa risalire la fondazione della Confraternita di
Nostra Signora Assunta,detta della Costa,con il compito di nominare e
provvedere al sostentamento del Cappellano (ora Rettore),di divulgare la
devozione alla Madonna,di custodire,mantenere ed abbellire l’Oratorio
Alla Confraternita va sicuramente ascritto il merito di aver
suscitato il desiderio di edificare un grandioso santuario,in luogo del modesto
Oratorio, alla cui costruzione l’intera popolazione della “Civitas Sancti
Romuli”concorse generosamente in aggiunta allo” scudo d’oro “ offerto nel 1600
da un marinaio,prodigiosamente salvato dal naufragio della sua nave,dopo aver
invocato l’aiuto della “Madonna della Costa”.
In origine la
Confraternita
aveva un ramo
maschile ed un ramo femminile. Nel Libro delle deliberazioni
dellOratorio della Vergine della Costa da un registro del 1892 si apprende
che risultavano iscritti 600 confratelli e ben 1568 consorelle.Le Consorelle
hanno sempre provveduto ai lini ed alle tovaglie dellaltare , ai Sacri
Paramenti , alla pulizia della Chiesa, alla preparazione del Presepe , del
Sepolcro della settimana Santa
e ,in
particolare alle feste della Madonna , allordine e
al servizio generale , specialmente nel giorno
dellAssunta
(15 agosto) e nel giorno
della funzione mariana dedicata ai malati (11 Febbraio).
La
Confraternita delle Consorelle è ancora oggi funzionante, il
numero attuale
è di 33 iscritte, il
direttivo è costituito dalla Prioressa Gismondi Gabriella, dalla vice Prioressa
Speranza Antonella, dalla segretaria Ninotta Graziella, dalla tesoriera
Salvetti Luciana, dalle consigliere Ascheri Loredana , Bagnarol Rosa e
Tornatore Cristina.
Il Consiglio si
riunisce ogni volta che se ne riscontra la necessità ed in particolare in
preparazione delle più importanti festività.
Oggi, molte
Consorelle sono ormai anziane e malate e non sono più in grado di partecipare
attivamente alla vita della Confraternita
nei suoi aspetti materiali , tuttavia per il futuro si auspica un
risveglio della devozione alla Madonna della Costa e quindi la richiesta di
aderire alla Confraternita per continuare questa che è una delle più antiche
pratiche devozionali della città di Sanremo e che, solo con nuove forze, potrà
operare a sostegno del Santuario.