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RADUNO 2012
 LA CONFRATERNITA E' CIVILMENTE RICONOSCIUTA DEL REGIO DECRETO



N° COMPONENTI DELA CONFRATERNITA:

La Confraternita conta attualmente     Confratelli

FESTE PRINCIPALI DELLA CONFRATERNITA:



NOME DEL PRIORE E DEI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO CON LE VARIE CARICHE:

Priore :

Vice Priore:


Segretario :


Tesoriere:
























 

COMPAGNIA DELLA MISERICORDIA  - DEI NERI - I DULURI
  


Al pellegrino che dalla piazza della Parrocchiale percorre via Celio fino sulla sommità del Castrum Coelianae, laddove furono costruite le prime case del castelliere protostorico-romano, all’improvviso ecco aprirsi la bellissima piazza S. Andrea, dove troneggia, imponente,  la torre civica appena restaurata, un tempo presidio di avvistamento contro eventuali invasioni da parte di turchi e saraceni: al suo interno è ancora visibile la parete affumicata, presso la quale le guardie accendevano il fuoco per riscaldarsi. Le ore sono scandite dal “campanone”, su cui sono incisi i nomi dei caduti della grande guerra, e la cui voce richiama i fedeli alle funzioni delle “feste grandi” e agli eventi civili. Case in pietra, piante e fiori di ogni colore curati dalle donne che vi risiedono, contornano la piazza, accessibile anche da un ripido vicolo sulla cui sommità si presenta la facciata della chiesa ristrutturata nel 2006. Questa basilica paleocristiana, databile al IV secolo, è stata costruita su un’area in cui pare, anticamente sorgesse un tempio dedicato ad Apollo. Le colonne dell’antico tempio sono state utilizzate per la costruzione della chiesa stessa, che nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi di restauro, rimaneggiamenti e decorazioni. Parrocchiale fino al 1516, diventa sede della Compagnia della Misericordia o della Buona Morte alla fine del XIX secolo.   

Attraversata la piazza, entrando dalla “porta piccola”, posta sul lato longitudinale, si accede alla Chiesa di San’Andrea e si è subito rapiti dall’assoluto silenzio e dalla luminosità soffusa prodotta dalla combinazione tra l’antica struttura tardomedioevale e i lucernai ottocenteschi della volta. Quest’ultima è stata decorata nel 1868 con motivi in prevalenza fitomorfi.  La grande tela del Martirio di Sant’Andrea (XVII sec.) sovrasta l’altare maggiore e il Tabernacolo, imponente, con la sua cornice e le sue colonne in legno intagliato, coeve. Il serravolta circolare del piccolo presbiterio è adornato dal bassorilievo dell’Agnus Dei. Sulla destra, sopra l’altare in marmo policromo intarsiato a motivi fitomorfi, una nicchia, decorata con i simboli della Passione di Cristo, ospita la statua lignea policroma della Madonna Addolorata, Patrona della Compagnia

Sulla sinistra è posto l’altare di San Bruno, la cui raffigurazione compare in un vecchio quadro tra Santa Paola Romana e San Brizio, vescovo di Tours. Le stazioni della Via Crucis, dipinte da Serafino Canepa nel 1828 e collocate sulle pareti della chiesa, sono meta conclusiva della processione serale del venerdì di Passione, recente iniziativa del Parroco.

Alla stessa data risale l’organo, restaurato in seguito da Lorenzo Paoli e recentemente elettrificato dalla ditta Pedrazzi nel 1988, ma che  conserva ancora l’alimentazione manuale a mantici. E’posto sulla cantoria in muratura sopra il portone principale, appositamente costruita e sostenuta da due colonne in cemento con capitelli ionici.

L’archivio conserva il libro dei conti, lezionari, vecchi messali. Tra gli oggetti antichi, un “busciulu” che veniva usato per raccogliere le elemosine per le Messe dei Defunti: a mezzogiorno della domenica un penitente, con l’abito nero della Compagnia, bussava alle porte dicendo: “Anime Sante ve merite a vostra santa carità”.

E’ bene sottolineare che quella della Misericordia è una Compagnia, non una Confraternita. Pertanto, non disponendo di iscritti, non ha fondi propri e alle spese per le opere di restauro o per le feste provvedono la compagine dei sostenitori e i fedeli tutti.

Nella bellissima cornice della piazza S. Andrea e in chiesa si tengono sovente concerti e stages di musica colta sacra e profana.

La terza domenica di settembre si celebra la ricorrenza della Madonna Addolorata - il Trionfo di Maria - : la mattina la Santa Messa solenne, cui segue la processione e  un piccolo concerto della Banda Musicale

Alle tre del pomeriggio il  canto dell’Ufficio della Beata Vergine Maria è eseguito da un folto gruppo di cantori, in prevalenza donne; poi, inizia un momento di felice e serena aggregazione: i cantori, saliti sul campanile cantano laude e canti profani. Da lassù le loro voci  si espandono per l’intera vallata insieme ai rintocchi festosi del campanone.

Il 30 novembre, la S. Messa serale celebra la festa di Sant’Andrea apostolo.


CONFRATERNITE DI CERIANA

Le 4 Confraternite cerianesi (inclusa la Compagnia della Misericordia), oltre alle feste solenni delle proprie Sante Patrone e dei Santi de4ll’Oratorio, partecipano a numerose celebrazioni parrocchiali, ricorrenze liturgiche che costituiscono un momento di vasta e devota partecipazione dell’intera comunità.

I sodalizi sono presenti con i Priori ed i confratelli, portatori di stendardo, croci e lanterne (“i fanai”). L’ordine ed il ruolo assegnato alle confraternite è regolato e determinato da un “memorandum” controfirmato da tutti i responsabili e dal parroco, in osservanza di antiche e recenti norme.

La Settimana Santa è da centinaia d’anni l’impegno più importate delle attività delle Confraternite.

Il Giovedì Santo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, gli uomini ed i ragazzi si recano nei boschi per cercare e tagliare i “succhioni” dei castagni, la cui corteccia, ancora fresca, servirà per costruire, nel pomeriggio, i corni.

Sono questi degli strumenti a fiato artigianali che, suonati dai ragazzi nei giorni di “Passione”, sostituiscono le campane “legate” in segno di lutto. Sono suonati anche al momento dell’Elevazione con le tabulae, in luogo dei campanellini.

I grandi riti del Giovedì Santo sono aperti dalla S.Messa solenne in Coena Domini, nella quale i Priori delle Confraternite hanno un ruolo predominante

Nella Chiesa Parrocchiale, dove la grande Croce è coperta da un drappo nero, è allestita, sull’altare di destra, una scena che rappresenta ogni anno un momento diverso della Passione di Nostro Signore. Le antiche statue sono immerse in un tripudio di fiori multicolori e germogli di grano.

Durante la celebrazione, si perpetra il ricordo della lavanda dei Piedi agli “Apostolini”,

bambini dei primi anni di corso del Catechismo, vestiti con gli abiti delle Confraternite. All’Elevazione, momento culminante della celebrazione, l’organo, tacitatosi sulle note del “Gloria”, è sostituito dal suono cupo dei corni e dalle secche percussioni delle “tabulae”. Dopo la Comunione i Priori, sostenendo il Baldacchino, accompagnano il Santissimo che sarà deposto dal Parroco nell’Altare di Reposizione.

La breve processione è accompagnata dal canto del “Pange Lingua” , alternato al suono dei corni e delle “tabulae”. Poi, mentre gli altari vengono spogliati, il Parroco, scuotendo una tabula, si porta sul sagrato per accogliere la Compagnia della Misericordia che va a rendere omaggio al Sepolcro,

cantando sull’altare maggiore i canti penitenziali. Le altre Confraternite la seguono, secondo l’ordine di anzianità di fondazione: Santa Caterina di Alessandria, Visitazione, Santa Marta.

La laicale processione del Venerdì Santo dei Confratelli e degli “Angioletti”, si snoda lungo i carugi del paese, mentre i canti penitenziali risuonano sotto le volte e le antiche porte del paese, sopra i ponti e nella vecchia Parrocchiale dei santi Pietro e Paolo.

I colori dei tabarrini dei confratelli sono interrotti solo dai bambini che portano i simboli della Passione e dai portatori di croce.

Il giorno del “Corpus Domini” spetta ai priori il compito di sostenere il baldacchino, sotto il quale il Parroco sorregge l’Ostensorio, nella lunga processione che percorre il tragitto della processione del Giovedì Santo, cingendo idealmente tutto il paese, in un abbraccio protettivo.

Le celebrazioni della Festa Patronale di San Pietro e Paolo del 29 giugno, si concludono con la solenne processione serale a cui partecipano tutti i sodalizi e gruppi di volontariato, ravvivata dai sorrisi dei “Cresimati” e dai colori delle mantelline delle 3 confraternite e della Compagnia della Misericordia.

U dì da fèsta da Madona”, l’intero paese si riunisce in località Villa, dove sorge il settecentesco Santuario Mariano: dopo la Messa, le Confraternite, con l’eccezione della Compagnia della Misericordia, precedono la lunga processione nella quale i diciottenni portano la “Santa”, tra gli uliveti lungo la strada provinciale.

La domenica successiva alla Commemorazione dei Defunti, dalla Chiesa Parrocchiale, comincia un devoto e commosso corteo che si conclude al Cimitero in Località Piani, dove il parroco celebra una messa in suffragio di tutti i defunti. I priori partecipano al corteo, preceduti dalla Croce listata a lutto della propria Confraternita, affiancata dai candelabri . Lungo il percorso i cantori intonano il “Miserere”, e la struggente lode “Pietà Signor”.

La collaborazione e la compartecipazione delle confraternite alla vita parrocchiale non si limita tuttavia solamente alle suddette festività: numerose infatti sono le occasioni di presenza ad altri eventi religiosi celebrati in speciali ricorrenze: si pensi all’anno Giubilare, alle visite episcopali o a solenni celebrazioni diocesane e ai raduni confraternali, momenti di vasta e sentita condivisione spirituale.

I Confratelli partecipano inoltre ad eventi ludici e gastronomici, per reperire i fondi necessari agli scopi istituzionali e alla manutenzione degli oratori, tra questi l’importante Sagra della salsiccia, il week end successivo a ferragosto.



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